STORIA
Il Museo di Paleontologia deve la propria origine al Museo di Storia Naturale, fondato nel 1776 per volere del Duca Francesco III dEste e approvazione del Dicastero dei riformatori degli Studi. Č da quest'antica Istituzione e dalla successiva attivazione di una cattedra di Storia Naturale (1803) che si differenziarono prima il Gabinetto di Geologia e Mineralogia, poi l'Istituto di Geologia.
Nel 1961, grazie alla Prof.ssa Eugenia Montanaro Gallitelli, venne fondato l'Istituto di Paleontologia.
Nel 2002 la crescente importanza dell'attivitą museale universitaria determina la creazione del Dipartimento del Museo di Paleobiologia e dell'Orto Botanico, con lo scopo di riunire e coordinare le attivitą museali scientifiche dell'Universitą di Modena e Reggio Emilia.
Il Museo possiede importanti raccolte storiche, appartenenti alla seconda metą dell'Ottocento e costituite da decine di migliaia di esemplari fra molluschi, echinodermi, artropodi, resti di origine vegetale, ecc. che hanno dovuto subire diversi spostamenti nel corso degli anni: nel 1858 dal Palazzo Universitario vennero spostate presso Palazzo Coccapani, mentre nel 1961 con la creazione dellIstituto di Paleontologia, le raccolte fossili vennero portate al piano ammezzato del Palazzo del Rettorato dove si trovano tuttora.
A queste collezioni si č aggiunta nei primi decenni del Novecento una grande quantitą di materiale, fra cui spiccano importanti reperti di vertebrati marini provenienti dalla zona appenninica. Nel 1966, sotto la direzione della Prof.ssa Gallitelli, il Museo ha acquistato gli scheletri, in gran parte originali, di un Allosauro e di un Camptosauro provenienti dai giacimenti classici dell'Ohio, le cui copie sono state successivamente montate ed hanno consentito, assieme ad altri esemplari, l'allestimento della Sala dei Dinosauri, presso la sede di Via Berengario 14.
Le raccolte storiche, per lo pił malacologiche, risalgono soprattutto alla seconda metą dell'Ottocento. Fra le principali figurano la Collezione Doderlein, composta da pił di 40.000 pezzi, la Collezione Coppi, ricca di migliaia di fossili del Terziario modenese e reggiano; la Collezione Pantanelli, comprendente fra l'altro pił di 3.000 esemplari del Pliocene toscano e la Collezione Foresti, con molluschi neogenici emiliani e calabresi. Di grande interesse sono la collezione di granchi pliocenici e resti vegetali provenienti da San Venanzio, in provincia di Modena, raccolta da Coppi; la corposa raccolta dell'Abate Mazzetti di echinidi miocenici di Montese, ceduta al consorzio Universitario nel 1888; la collezione di Granchio otoliti (concrezioni minerali dell'orecchio interno dei pesci) di Bassoli; la Collezione Lawley, una raccolta di ittiodontoliti del Miocene acquisita nel 1887. Seguono la Collezione Ragazzi-Parenti comprendente coralli e molluschi fossili quaternari delle coste eritree del Mar Rosso, raccolti nel 1892-92 durante una campagna idrografica; la Collezione Zardini, con spugne triassiche delle Dolomiti, dovuta al famoso appassionato cortinese; la Collezioni Montanaro Gallitelli, comprendente una ricca raccolta di Coralli del Permiano del Sosio (Sicilia); la Collezione Gallitelli Wendt, con ammoniti del Toarciano umbro-marchigiano; e la Collezione Ascari, con molluschi plio-pleistocenici dello Stirone (PR). Le collezioni del Museo comprendono ancora vari olotipi di pesci e palme fossili di Bolca (VR), l'importantissima localitą fossilifera dell'Eocene veneto, nonchč raccolte malacologiche provenienti dai classici Bacini di Vienna e Parigi. Ricchissime sono pure le collezioni di microfossili. Fra esse figura, in particolare, la Collezione "Di Napoli", appartenuta allo studioso italiano che č considerato il padre della moderna Micropaleontologia.
ELENCO DELLE ATTIVITA' SCIENTIFICHE E DIDATTICHE
- "D" come Dinosauri. Impariamo a conoscerli per la scuola dellInfanzia
Partendo dalla descrizione degli scheletri dei due Dinosauri esposti nella sala, la guida spiegherą ai bambini la vita "quotidiana" dei Dinosauri: come camminavano, come si procacciavano il cibo, le "strategie" nella caccia oppure come i Dinosauri vegetariani si difendevano ai predatori. Il percorso espositivo č completato dalla presenza di numerosi pannelli didattici.
- Fossilizzazione: dalla vita... alla terra
Grazie agli innumerevoli esempi fossili conservati presso il Museo del Dipartimento sarą possibile imparare a riconoscere i diversi tipi di fossilizzazione che trasformano gli organismi viventi (animali e vegetali) in fossili. Durante la visita sarą inoltre possibile ammirare alcuni esempi di icnofossili, vale a dire tracce dell'attivitą (piste, tane, ecc.) di organismi viventi milioni di anni fa.
Destinatari: Scuola elementare II ciclo, media e superiore.
- Dai batteri all'uomo: leggere l'evoluzione nei fossili.
Gli organismi viventi nel corso del tempo geologico, evolvendosi, hanno lasciato un segno indelebile della loro presenza: i fossili. Ogni etą ha cosģ i suoi fossili caratteristici. Il percorso espone al pubblico un'ampia serie di fossili, alcuni dei quali di notevole importanza scientifica/culturale. Tra i "pezzi" pił preziosi del Museo segnaliamo uno splendido esemplare di Ittiosauro del Giurassico Inferiore di Holzmaden (Germania occidentale) e la ricca collezione di piante fossili dell'Eocene di Bolca. Non mancano inoltre importanti collezioni di fossili animali e vegetali provenienti dai siti paleontologici della nostra provincia. Infine la presenza di un grande pannello, che mostra la spirale della vita dalla formazione della Terra fino ai nostri giorni, permette di seguire passo passo le tappe dell'evoluzione dei viventi.
Destinatari: Scuola elementare II ciclo, media e superiore.
- "D" come dinosauri: dinosauri e altri rettili.
La mostra espone al pubblico due scheletri completi di dinosauri: un Allosauro e un Camptosauro; il primo era un feroce predatore, il secondo era un vegetariano. Entrambi gli esemplari sono datati al Giurassico Superiore, circa 150 milioni di anni fa e provengono dallo Utah (USA). Parallelamente ai due esemplari di dinosauri, nella sala sono esposti altri resti di vertebrati di grande interesse scientifico e culturale, fra cui due scheletri di recente acquisizione provenienti dalla Cina. Diversi pannelli didattici completano il percorso espositivo.
Destinatari: Scuola elementare II ciclo, media e superiore.
ELENCO DEI SERVIZI
Visite Guidate
Sito web
ORARI
Visite su appuntamento
Telefonare al numero 059 2056520
CONTATTI
Sede delle attivitą didattiche:
Palazzo del Rettorato 4, Via Universitą 4 Modena
Collezioni dei dinosauri e dei vertebrati fossili:
ex-Ospedale SantAgostino, Viale Berengario 14 Modena
Tel: 059 2056520
E-mail: infomuseo@unimo.it
PERCORSI E ATTIVITA' ESPOSITIVE:
- Progetto SITI APERTI
La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia Romagna del Ministero per i Beni e le Attivitą Culturali ha incaricato il Dipartimento del Museo di Paleobiologia e dell'Orto Botanico (Universitą di Modena e Reggio Emilia) di individuare sul territorio della regione siti di interesse geologico-paleontologico accessibili anche da chi non č in grado di affrontare percorsi lunghi o impegnativi.
- Attivitą espositive temporanee
Meraviglie dal mare: origine ed evoluzione dei pesci
Foro Boario, 11 novembre - 22 dicembre 2006
Meraviglie di un mondo sconosciuto
Foro Boario, 27 ottobre - 11 novembre 2004
Polifemo a Modena: Dal mito omerico alla realtą degli elefanti nani
Foro Boario, 5 ottobre - 16 novembre 2003
Piante d'altri tempi - 2003
Orto Botanico, 23-25 maggio 2003
Quando i dinosauri avevano le piume
Foro Boario, 12 ottobre - 17 novembre 2002
Piante d'altri tempi - 2002
Sede di via Universitą, 24-26 maggio 2002
Dinosauri e dintorni
Centro commerciale "La Rotonda",
15-27 ottobre 2001