Musei Universitari Unimore

Museo Papirologico di Lecce

STORIA
 

Il Museo Papirologico dell’Università del Salento è nato principalmente per dare adeguata sistemazione alla collezione dei papiri greci, geroglifici, demotici, ieratici e copti e degli altri materiali contenenti testi geroglifici, greci e latini posseduti dal Centro di Studi Papirologici dell’Ateneo Salentino. Tutti i papiri della Collezione leccese sono stati restaurati, messi sotto vetro e catalogati. Di tutti i reperti custoditi o esposti sono disponibili immagini digitali; di alcuni oggetti sono stati realizzati anche modelli tridimensionali.Il Museo, unico in Italia e in Europa (se si eccettua il Papyrusmuseum della Biblioteca Nazionale di Vienna), è allogato al piano terra del Palazzo Palladiano del Complesso “Studium 2000” di via Di Valesio, a Lecce, ed è stato fondato nel 2007 da Mario Capasso, che lo dirige sin dalla sua fondazione.Il Museo è sede dell’Associazione Culturale “Soknopaiou Nesos”, Associazione senza fini di lucro fondata nel 2006 a sostegno delle attività scientifiche egittologiche e papirologiche dell’Università del Salento nell’àmbito del “Soknopaiou Nesos Project”, progetto di ricerca incentrato sullo studio della cittadina greco-romana di Soknopaiou Nesos, uno dei siti greco-romani meglio conservati del Fayyum, nel quale dal 2001 lavora la Missione Archeologica del Centro di Studi Papirologici diretta dal Capasso e dall’egittologa Paola Davoli. Tutta la documentazione relativa alle indagini archeologiche e papirologiche condotte in Egitto dalla Missione leccese è conservata all’interno del Museo: l’archivio cartaceo, corredato di fotografie e disegni realizzati sul campo, è associato ad un database elettronico costituito da tabelle legate da vincoli interrelazionali che permettono, tra l’altro, rimandi immediati alle fotografie digitali, alle scansioni dei disegni e a quelle dei rilievi topografici.

Dal 2009 il Museo Papirologico afferisce, insieme agli altri 6 musei dell’Università del Salento, allo SMA (Sistema Museale d’Ateneo), istituzione nata nell’àmbito dell’Università con lo scopo di promuovere e valorizzare l’attività delle strutture museali d’Ateneo sia nei settori della ricerca scientifica, della promozione della cultura, dell’acquisizione e conservazione di reperti e documenti, sia nei settori della didattica universitaria e scolastica e della collaborazione ad attività di formazione.

La struttura si articola complessivamente in tre sale. Un piccolo vestibolo introduce i visitatori alla collezione mediante tre oggetti di forte valore simbolico ed evocativo: un modello della celebre Stele di Rosetta (il cui originale è conservato, com’è noto, nel British Museum di Londra), nota per aver consentito allo J.-F. Champollion, nel 1822, di decifrare la scrittura geroglifica; un pannello dedicato alla Charta Borgiana, il celebre papiro greco la cui edizione segnò ufficialmente, nel 1788, la nascita della Papirologia; un calco della famosa statuetta di scriba in calcare della V Dinastia (2494-2345 a.C.) proveniente da Saqqara e conservata presso il Museo Egizio del Cairo.

La Prima Sala è dedicata all’esposizione di alcuni dei papiri della Collezione e all’illustrazione di aspetti, problemi, tematiche e momenti della storia della papirologia attraverso 12 pannelli esplicativi di facile lettura e con ricco apparato iconografico.I materiali sono esposti in cinque vetrine, all’interno delle quali i diversi reperti sono organizzati tematicamente: accanto ai papiri e agli altri oggetti scritti, in esse sono custodite riproduzioni moderne di strumenti variamente connessi con il mondo della scrittura e del libro antichi.

Dal maggio 2011 la sala espositiva del Museo ospita anche una piccola sezione dedicata alla papirologia ercolanese, la disciplina che ha come scopo la decifrazione e l’interpretazione dei testi greci e latini rinvenuti, alla metà del Settecento, in una sontuosa domus della cittadina campana, la così detta ‘Villa dei Papiri’. Essa è costituita da una splendida riproduzione moderna della celebre macchina per lo svolgimento dei papiri ercolanesi – elaborata alla metà del XVIII sec. dal Padre Scolopio Antonio Piaggio e utilizzata fino ai primi del Novecento –, opera dell’artista salentino Giuseppe Manisco, e da un ritratto dello stesso Piaggio (olio su tela), eseguito sulla base di un raro originale settecentesco dall’archeologa e disegnatrice leccese Clementina Caputo.Alle pareti della sala sono esposte anche tre pergamene, ancora inedite, delle quali una risale al XV secolo e due al XVI secolo (una di queste è un atto di vendita di un oliveto, redatto in territorio pugliese e datato al 1536).

La Seconda Sala del Museo ospita la Biblioteca di Egittologia e di Papirologia “Luca Trombi” (dal nome dello sponsor della Missione Archeologica del Centro di Studi Papirologici in Egitto, che ha elargito al Centro un consistente contributo per la fondazione della Biblioteca): si tratta di una biblioteca specialistica che possiede oltre 1600 volumi di argomento egittologico e papirologico, il cui catalogo è ora disponibile on-line. All’interno della Biblioteca, che è destinata ad una crescita costante e ad un aggiornamento continuo grazie anche agli scambi librari promossi dal Centro, è in fase di allestimento una sezione dedicata ad audiovisivi e a materiale didattico su supporto magnetico (CD-rom e DVD). Alla struttura, che fa parte delle Biblioteche di Ateneo, hanno libero accesso tutti gli studenti universitari e gli specialisti delle discipline papirologica ed egittologica.

Nella stessa sala è possibile ammirare, nella vetrina intitolata “Archeologia e papiri” e dedicata allo stesso Luca Trombi, una collezione di vasellame antico proveniente dal Mediterraneo orientale, donata al Museo Papirologico da un privato nel 2008. I materiali esposti, di cui non sono noti i luoghi di rinvenimento, risalgono nel complesso ad un periodo compreso tra il VII sec. a.C. e il III sec. d.C. e sono stati verosimilmente prodotti in Attica, sulla costa siro-palestinese e nell’area del Delta in Egitto. La collezione è costituita da 15 pezzi di vasellame in ceramica comune, cui si aggiungono due vasetti in alabastro, una lucerna e una statuetta in terracotta raffigurante il dio egizio Arpocrate, ovvero il dio Horus bambino, una divinità molto popolare in epoca greco-romana in ambito domestico e considerata protettrice dell’infanzia. La maggior parte dei recipienti di questa collezione è attribuibile sia all’ambito quotidiano (ceramica da mensa) sia a quello funerario (vasetti destinati a contenere unguenti). Nella medesima vetrina sono esposti anche alcuni oggetti moderni rinvenuti nella discarica della Missione Archeologica della University of Michigan, che scavò a Soknopaiou Nesos tra il 1931 e il 1932, nonché una scatola di latta contenente numerosi frammenti di papiri provenienti dall’Egitto.Nell’altra vetrina della sala, “Aspetti della storia della scrittura”, sono esposti infine alcuni oggetti variamente connessi con il mondo della lettura e della scrittura in epoca moderna.

Di recente acquisizione è il Grande Plastico del sito archeologico di Soknopaiou Nesos/Dime (Fayyum, Egitto), in cui, come si è detto, scava la Missione Archeologica del Centro di Studi Papirologici. Il plastico, realizzato dal Maestro Giuseppe Manisco e collocato in una Sala attigua al Museo Papirologico, riproduce in scala 1:200 il sito egiziano con straordinaria dovizia di particolari e scrupolosa fedeltà all’originale sia nelle dimensioni sia nei materiali. Il percorso espositivo è inoltre arricchito da alcuni pannelli esplicativi e da un video (elaborati dalla Davoli), che illustrano ai visitatori la storia del sito e degli scavi in esso condotti.

Dall’ottobre 2013 il Museo si è arricchito di una nuova sezione permanente, dal titolo Storia della Scrittura e della Lettura, curata dal prof. Mario Capasso e dalle dr. Loredana Viola e Maria Clara Cavalieri, frutto di una collaborazione fra il Museo Papirologico e il Coordinamento Servizi Bibliotecari d’Ateneo dell’Università del Salento. La Mostra si propone da un lato di documentare sinteticamente, attraverso l’allestimento di teche tematiche corredate di didascalie e di pannelli descrittivi, gli aspetti più significativi della storia e dell’evoluzione del libro, dal manoscritto fino ai giorni nostri, e dall’altro di illustrare al visitatore alcuni oggetti variamente legati al mondo della lettura e della scrittura quali, ad esempio, alcuni esemplari di rare macchine da scrivere, oggetti usati nel passato per ingrandire i testi e facilitare la lettura, strumenti di lettura come i segnalibri ecc.Il percorso espositivo ha inizio nella Prima Sala, dove sono illustrati la storia della scrittura e i mestieri del libro.

Nelle vetrine sono esposti manuali sull’arte della stampa risalenti ai secoli XIX-XX; clichés tipografici per frontespizi di testi (matrici in metallo per la stampa tipografica del sec. XX); ferri per la legatura; i formati del libro, laddove “forma” è intesa non come dimensione, ma come stranezza, singolarità. Si tratta di cimeli bibliografici senza scopo didascalico, aventi pregio per colore di stampa o legatura o supporto scrittorio (secc. XVII-XX) e legature (secc. XVII-XIX).

Nella Sala sono inoltre esposti una cassa tipografica del sec. XX, una pedalina Saroglia (1922-1928), bellissimo esemplare di macchina tipografica, detta generalmente Platina, oltre ad alcuni strumenti adoperati dall’uomo per la scrittura nel corso dei secoli, dal calamo di giunco alla penna biro. Il percorso è arricchito da alcuni rari esemplari di antiche macchine da scrivere, tra le quali è degna di nota una delle prime macchine da scrivere, la celebre “Mignon”, apparsa sul mercato alla fine del 1905.Nella Seconda Sala il visitatore è guidato cronologicamente in un viaggio attraverso la storia del libro, dal manoscritto al libro stampato, fino ai giorni nostri.In particolare, si segnalano due codici etiopici su supporto membranaceo dei secc. XIX-XX, che presentano una legatura su assi lignee con testo di argomento religioso scritto in lingua ge’ez, interessanti per il loro valore di documentazione relativamente a supporti materiali, tecniche scrittorie e legatura.Degna di interesse è anche la sezione dedicata alla Cartografia (secc. XVIII-XIX), selezionata da una preziosa raccolta di antiche carte geografiche in dotazione al Coordinamento Servizi Bibliotecari d’Ateneo, riguardanti il Regno di Napoli, e, in particolare, la Terra d’Otranto. Nel corso dell’anno 2006, il Coordinamento ha avviato il progetto Itinerari di Terra d’Otranto. Viaggiatori, cartografi, illustratori, con l’omonima Mostra documentaria organizzata e allestita alla Città del libro 2006 - XII Rassegna nazionale degli autori e degli editori “Viaggi di carta, carte di viaggio. Percorsi di viaggio nella letteratura e nella vita”, per la quale è stata costituita una raccolta di materiale bibliografico e documentale sulla letteratura di viaggio, acquistato presso librerie antiquarie e collezionisti privati (libri, vedute, portolani, carte ecc.). Tra le carte esposte sono da segnalare le guide per i viaggiatori raffiguranti gli itinerari di viaggio, come la Carta da viaggio in 8 stacchi incollati su tela, in cui sono tracciate le strade, i paesi e le stazioni di posta, cioè le stazioni di sosta dove i viaggiatori potevano riposare lungo i percorsi di viaggio (in qualche modo erano le “aree di servizio” dell’epoca). Nella stessa sezione è esposto anche un portolano della città di Gallipoli (1804), un manuale per la navigazione costiera e portuale contenente informazioni, descrizioni, disegni, indicazioni per l’ancoraggio e per l’ingresso nel porto.Nella stessa Sala sono esposti, ad illustrazione di alcuni aspetti legati alla storia della lettura, alcuni dispositivi utilizzati dall’uomo per l’ingrandimento, quali antichi esemplari di lenti ed occhiali da vista; diversi tipi di fermalibri, il cui uso è attestato già nel XV secolo; alcuni esemplari di dispositivi utilizzati per la lettura del suono.

ELENCO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE ED EDUCATIVE

A partire dal 2008 il Museo promuove iniziative e partecipa a manifestazioni culturali che hanno lo scopo di far conoscere e divulgare le discipline papirologica ed egittologica.

  • Partecipazione a manifestazioni organizzate dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Puglia e in collaborazione con l’Azienda di Promozione Turistica (APT) della Provincia di Lecce. In queste occasioni i giovani papirologi che collaborano con il Museo accolgono i visitatori, effettuano visite guidate gratuite e distribuiscono materiale divulgativo e brochures relativi al Museo e alle sue collezioni.
  • Partecipazione a progetti di accoglienza turistica mediante la sottoscrizione di protocolli d’intesa con l’APT, che prevedono l’apertura del Museo e visite guidate gratuite in alcuni giorni feriali e festivi, al fine di sostenere la fruizione delle eccellenze turistiche e culturali del territorio.
  • Organizzazione di mostre fotografiche su temi inerenti la Papirologia, l’Egittologia e il restauro papiraceo.
  • Partecipazione a fiere culturali, in cui il pubblico può effettuare delle “visite virtuali” all’interno delle sale espositive del Museo mediante la proiezione di un video.
  • Pubblicazione della Rivista «Byblos. Bollettino del Museo Papirologico dell’Università del Salento», dedicata alla storia, agli eventi e quanto concerne le diverse attività museali. Ad oggi sono stati pubblicati i numeri 1 (2009), 2 (2010), 3 (2011), 4 (2012) e 5 (2013). Attività di ricerca, da parte di studiosi di diverse Università italiane e straniere, su alcuni papiri della Collezione leccese (PUL), con il compito di preparare l’edizione critica dei papiri custoditi nel Museo. È in via di allestimento il primo volume dei PUL (Papyri Universitatis Lupiensis), che conterrà l’edizione di una serie di papiri ieratici e greci.

ELENCO DEI SERVIZI

1. Visite senza l’ausilio di guida.

Questa tipologia di visita può essere effettuata durante gli orari di apertura del Museo. Nel caso di gruppi o scolaresche è però obbligatoria la prenotazione.

2. Visite con l’ausilio di guida.

Il Museo fornisce, su prenotazione, un servizio di visite guidate completamente gratuito, effettuato dal Responsabile della struttura o da altro personale specializzato, in grado di garantire un servizio didattico-divulgativo altamente qualificato. La durata della visita guidata varia a seconda delle esigenze dei visitatori ma generalmente non supera un’ora.

3. Attività di formazione.

Il Museo ospita studenti, laureati e dottorandi in Papirologia e in altre discipline attinenti al mondo antico per lo svolgimento di attività di tirocinio curriculare o facoltativo. I richiedenti devono preliminarmente contattare il Direttore o il Responsabile del Museo e successivamente inoltrare la richiesta di attivazione del tirocinio ai competenti uffici dell’Università del Salento.

4. Consulenza didattica e divulgativa.

Il Museo effettua gratuitamente servizi di consulenza didattica e divulgativa che possono esplicarsi in corsi o singole lezioni da effettuare presso il Museo stesso o presso le scuole o le istituzioni che lo richiedano, nonché assistenza alla didattica universitaria, secondo tempi e modalità da concordare sulla base della tipologia di intervento richiesto.

5. Consulenza scientifica.

Il Museo effettua gratuitamente servizi di consulenza scientifica nell’ambito del restauro papiraceo, mettendo a disposizione delle istituzioni che lo richiedano professionisti esperti, secondo tempi e modalità da concordare sulla base della tipologia di intervento richiesto.

6. Collaborazioni scientifiche.

Le collaborazioni scientifiche sono relative a tutti quei progetti o ricerche che vedono coinvolto il Museo come soggetto proponente e/o soggetto partecipante. Queste collaborazioni, che devono essere preventivamente approvate dal Direttore del Museo, sono comunque subordinate alla copertura economica prevista in un determinato progetto. Nel caso di forme semplici di collaborazione possono essere seguite le procedure e le modalità informali normalmente attuate nel mondo della ricerca. Qualora la collaborazione preveda periodi un soggiorno prolungato di ricercatori italiani e stranieri, che vengano ospitati dell’Università del Salento, è necessaria la stipula di precisi accordi.

7. Riproduzione dei documenti.

Il Museo mette a disposizione di tutti gli utenti i libri e i periodici posseduti dalla Biblioteca di Egittologia e di Papirologia “Luca Trombi”, situata all’interno dello stesso Museo. A discrezione del Responsabile della struttura, i documenti potranno essere riprodotti con i sistemi più appropriati al caso specifico e nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di diritto di autore e copyright e di tutela del patrimonio.

8. Foto e riprese video.

È possibile eseguire, previa motivata richiesta al Responsabile della struttura, riprese video, fotografiche e televisive delle collezioni e degli spazi espositivi del Museo.

9. Consultazione collezioni scientifiche.

La consultazione dei papiri e degli oggetti antichi conservati all’interno del Museo è garantita a tutti gli studiosi, fatta salva la prassi di riservatezza su materiali inediti e su quelli di nuova acquisizione o scoperta. Le modalità di accesso per la consultazione delle collezioni prevedono una richiesta motivata da parte dell’interessato al Direttore del Museo e il conseguente impegno a citare la collezione esaminata e la propria appartenenza al Museo.

10. Pubblicazioni.

Il Museo pubblica periodicamente la rivista «Byblos. Bollettino del Museo Papirologico dell’Università del Salento».

ELENCO DEI SERVIZI

Sito Internet.

Il sito internet ufficiale del Museo è visitabile all’indirizzo: www.museopapirologico.eu . All’interno di esso si possono trovare tutte le informazioni relative agli orari di apertura e alle modalità di accesso, nonché approfondimenti riguardanti le collezioni e le attività del Museo.

Nel sito sono inoltre presenti delle sezioni dedicate al Centro di Studi Papirologici e alla Cattedra di Egittologia dell’Università del Salento, alla Missione di Scavo della stessa Università nel sito egiziano di Soknopaiou Nesos (Fayyum, Egitto) e alla Biblioteca di Egittologia e di Papirologia “Luca Trombi”, allogata in una Sala del Museo Papirologico, con il catalogo di tutte le pubblicazioni da essa possedute.

Il sito internet contiene inoltre una Rassegna Stampa, aggiornata periodicamente, in cui vengono raccolti gli articoli – apparsi su riviste locali e nazionali – dedicati alle iniziative del Museo, del Centro di Studi Papirologici e della Cattedra di Egittologia dell’Ateneo salentino.

Facebook.

Il Museo Papirologico ha la sua pagina ufficiale su Facebook: https://www.facebook.com/museopapirologico.unisalento.9

ORARI DI APERTURA
 

Lunedì e Giovedì: ore 9-13/15-18.

Martedì, Mercoledì e Venerdì: ore 9-13.

Sabato e Domenica: chiuso.

Il Museo è chiuso nei periodi festivi e nei giorni di chiusura stabiliti dal calendario accademico.

CONTATTI
 

Museo Papirologico

Complesso “Studium 2000”

Via di Valesio, 24

73100 - Lecce

 

Prof. Mario Capasso (Direttore):

tel.: 0832/294742

email: mario.capasso@unisalento.it

 

Dr. Maria Clara Cavalieri (Responsabile tecnico-scientifico):

tel.: 0832/294457

fax: 0832/294458

email: maria.clara.cavalieri@unisalento.it