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STORIA
Manufatti anatomici compaiono, verosimilmente, nello Studium Farnesiano nel XVII secolo, ad opera di un Gabinetto Anatomico e Patologico in cera, le cui esistenza č ancora oggi motivo di indagine storico-scientifica. A partire dalla fine del XVIII secolo, sotto la direzione del professore anatomico di ceroplastica Andrea Corsi, vengono modellati in cera tre corpi umani a grandezza naturale, dei quali ne rimangono due, le cui fattezze riprendono le opere del fiorentino Clemente Susini. Lattivitą ceroplastica, interrottasi nella prima metą del XIX secolo, conosce una nuova stagione alla fine dell800 con lanatomico Lorenzo Tenchini, nel segno dellantropometria costituzionale-forense. La collezione antropologico-criminale a lui intitolata comprende circa 400 crani di malviventi ed emarginati ai quali corrisponde una raccolta di encefali mummificati (non visibili al pubblico) e una parte di preparati a fresco (in fissativo) e a secco di intere regioni del corpo umano (di prevalente uso didattico per gli studenti dei corsi universitari dellAteneo di Parma). A questi materiali sono associabili 37 riproduzioni in cera (maschere o moulages) del volto dei soggetti su cui Tenchini eseguģ gli studi anatomici e schede inerenti la loro storia personale e giudiziaria. Questi materiali cartacei sono conservati presso la Sezione Storica della Biblioteca Anatomica, annessa alla sede attuale delle collezioni (vedi sotto). Unulteriore parte delle maschere tenchiniane č oggi esposta presso il Museo Lombroso dellUniversitą di Torino, a causa di un trasferimento da Parma agli inizi del 900, cui seguģ un mancato ritorno per la morte prematura di Tenchini.
Nella prima metą degli anni 20 del XX secolo le collezioni anatomiche vengono raccolte nel Museo di Anatomia Umana Normale, collocato allinterno dellIstituto Universitario di Anatomia Umana Normale, con sede presso lOspedale Maggiore di Parma.A partire dalla metą del 900 si sviluppa la nuova ceroplastica anatomica, ad opera dei professori Gaetano Ottaviani e Giacomo Azzali. Vengono realizzate numerose riproduzioni tridimensionali in cera dei vasi linfatici di Vertebrati. A partire dal 2006 tutti i materiali ceroplastici e a secco vengono riorganizzati entro il Museo del Dipartimento di Anatomia Umana, Farmacologia e Scienze Medico-Forensi (M.A.F.S.), che accoglie anche reperti della sezione di Medicina Legale e riconosce, presso la Biblioteca Anatomica del Dipartimento, la presenza di una Sezione Storica annessa al Museo, per la conservazione dei documenti cartacei relativi alle collezioni, dotata di testi anatomici e medici rari, editi dal 1500 ad oggi.
Viene anche istituita una Direzione Scientifica, tenuta dal Prof. Roberto Toni, con lobiettivo di promuovere lo sviluppo della didattica e della ricerca attraverso i materiali museali, dalla cui attivitą nasce il primo logo museale, il primo sito web interattivo del Museo, liberamente consultabile tramite rete e la prima giornata nazionale commemorativa di Lorenzo Tenchini, in collaborazione con la Cattedra di Storia della Medicina dellUniversitą di Brescia (Prof. Alessandro Porro), che inaugura la serie annuale dei Seminari Scientifici Museali. In questottica vengono stabilite anche collaborazioni nazionali ed internazionali di ricerca, in particolare la creazione di un consorzio scientifico (Progetto Tenchini) con strutture dellENEA (laboratorio Procenter) e del CINECA di Bologna (laboratorio ViS.I.T.), finalizzato allo sviluppo di tecnologie informatiche per la navigazione immersiva 3D dei preparati anatomici riprodotti con laser-grafica e loro utilizzazione per generare algoritmi istruttivi di dissezione anatomica per robot euristici. In ambito internazionale il Museo e la Direzione Scientifica iniziano un progetto di studio e catalogazione grafica delle maschere Tenchiniane, in collaborazione con la National Gallery di Ottawa, Canada (Prof. Jack Burman) e lUniversitą di Aalborg, Danimarca (Prof. Poul Duhedal) e uno per la creazione di un database bibliografico, collegato alla Biblioteca Storica, inerente le interazioni tra morfologia ed endocrinologia (Progetto Morphendo), in collaborazione con la Division of Endocrinology, Diabetes and Metabolism - Tufts University School of Medicine di Boston, MA, USA (Prof. Ronald M. Lechan). Infine, viene aperta una convenzione tra il Museo e lInstitut du Patrimoine di Parigi (Prof. Roch Payet) per lo sviluppo di tecnologie innovative di restauro ceroplastico e didattica formativa dei restauratori francesi.
A partire dal 2012, con la riforma dellUniversitą, viene istituito il Museo Dipartimentale di Scienze Biomediche, Biotecnologiche e Traslazionali (S.Bi.Bi.T), nel quale sono trasferite tutte le collezioni del M.A.F.S., arricchite da ulteriori reperti a secco collocati presso la sezione di Anatomia Patologica. Il Museo entra a fare parte del primo programma nazionale MIUR per una rete nazionale dei Musei Universitari italiani, nel cui ambito viene avviato il restauro di una delle ceroplastiche settecentesche, in collaborazione con lOpificio delle Pietre Dure di Firenze e con il contributo di tecnologie fotografiche per la definizione di superficie del manufatto sviluppate presso Museo S.Bi.Bi.T.
Attualmente lattivitą del Museo Dipartimentale S.Bi.Bi.T. si estende dalla robotica biomedica, allorganogenesi umana, alle relazioni tra morfologia ed endocrinologia attraverso i secoli, alle tecniche di restauro ceroplastico basate su biomateriali.
ELENCO DELLE ATTIVITA' DIDATTICHE E SCIENTIFICHE
ELENCO DEI SERVIZI
Visita guidata delle collezioni, previo appuntamento con il personale deputato alla gestione del Museo
ELENCO DELLE RISORSE
Sito web dinamico, in lingua italiana ed inglese, organizzato in sezioni storico-scientifiche, che permette un itinerario nello sviluppo della morfologia costituzionale-forense presso lAteneo di Parma, dal 1600 ad oggi.
Ipertesto digitale di ricostruzioni 3D di manufatti anatomici delle collezioni museali, a gestione autonoma e interattiva da parte dellutente
ORARI DI APERTURA
Solo su appuntamento con il personale deputato.
CONTATTI
Direzione Scientifica: Prof. Dott. Roberto Toni, email: roberto.toni@unipr.it; tel. 0521 033143 (sezione tecnica museale).
Sig. Davide Dallatana (sezione tecnica museale), email: davide.dallatana@unipr.it, tel 0521 033143.