Musei Universitari Unimore

Museo di Merceologia - Università "La Sapienza" di Roma

STORIA

Il 17 Novembre 1902 fu inaugurata a Roma “La Scuola Media di Studi applicati al Commercio”. L’iniziativa ebbe tale successo  che  si sentì l’esigenza di potenziare tale esercizio istituendo con il Reggio Decreto n. 59 del 5 Novembre 1906 il “Reggio Istituto di Studi Commerciali “ con sede in Piazza Borghese, nel pieno centro di Roma. Ad insegnare Merceologia fu chiamato Prof. Vittorio Villavecchia, già direttore del Laboratorio Centrale delle Dogane, che articolò il Corso in lezioni teoriche e di esercitazioni pratiche, istituendo il Laboratorio e il Museo di Merceologia. Con il  Reggio Decreto n. 1618 del 28 Agosto del 1924 la denominazione dell’Istituto cambiò in “Reggio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali” e , successivamente con il Reggio Decreto n. 2044, del 28 Novembre 1935 in “ Facoltà di Economia e Commercio” ( Paleologo Vassallo 1993, 219). Così si può affermare che il prof. Villavecchia fu il fondatore del Museo di Merceologia e l’origine delle collezioni del Museo risale al 1906. Il Museo ha seguito le vicende ed i cambiamenti di sede dell’Istituto di Merceologia della stessa Facoltà di Economia e Commercio. Dalla caratteristica Piazza Borghese è stato trasferito nel 1972 all’interno dell’Istituto di Merceologia della Facoltà d Economia, in Via Castro Laurenziano, 9. Nell’anno 1980 l’Istituto si è proposto di rivalutare la raccolta come bene culturale, di disposizione pubblica, consentendo l’accesso a gruppi di studenti ed a visitatori singolarmente interessati ai progressi scientifici sia nel settore della strumentazione che in quello delle materie prime che hanno scandito ogni comparto dell’attività economica e commerciale. Oggi, il Museo è ospitato nei locali del Dipartimento di Management, su una area complessiva di 300 mq . I reperti sono esposti in un’unica sala, a piano terra, divisi in settori, visitabili attraverso un tragitto segnalato Il prof. Ernesto Chiacchierini, direttore del Museo di Merceologia dal 1978 al 2011, scriveva nel 1984 :” … il Museo consente di rendersi conto dei processi di sostituzione di un materiale con un altro e mette in luce i progressi scientifici nel settore della strumentazione e delle apparecchiature” .Nel 2011 la direzione del Museo è stata affidata alla prof. Malgorzata Biniecka
I reperti esposti ed inventariati sono 6.000 (altri 4.000 sono in temporaneo deposito e da inventariare) e  provengono da collezioni, acquisizioni dirette, donazioni e dallo storico laboratorio di Merceologia dell’Istituto.Il Museo raccoglie i seguenti reperti: minerali, metalli e leghe, prodotti chimici, materiali da costruzione, decorazione e scultura, ceramiche, vetro, prodotti della concia, fibre tessili, tessuti, carta, combustibili, materie plastiche, alimenti e derivati, detergenti, cere, tabacco, essenze, coloranti, prodotti del mare, inchiostri, pietre preziose, apparecchi scientifici, xiloteca, spermateca.
Di particolare interesse è anche il settore degli strumenti di analisi merceologiche. Riorganizzato negli anni 1980-1990 conta 200 reperti esposti ed altri, circa 160, in fase di studio. Nella collezione degli apparecchi scientifici si trovano: il Colorimetro di Saybolt (1948), il Vinocolorimetro di J. Salleron (1920), il Saccarimetro (1920), un Microscopio monoculare (1906),  un Microscopio universale fotografico (1940), l’Ebullioscopio di Malligand (1925), un Manometro (1947), alcuni Spettrofotometri (1965-1975), Dinamometri (1940, 1945), ed altri.La collezione di apparecchi e di strumenti archiviati e catalogati è consultabile nel catalogo illustrato (Vassallo Paleologo 1995, 1-189).I reperti si presentano come una esposizione “ragionata” dell’attività economica e commerciale dell’uomo, un’esposizione che consente di soddisfare interrogativi del visitatore sui procedimenti tecnici attraverso i quali l’Uomo, grazie al suo impegno fisico-mentale, è riuscito realizzare i prodotti finiti partendo dalle materie grezze. L’esposizione, inoltre, dimostra la continua ricerca di nuove materie prime, in sostituzione di altre, perché esaurite o non più economicamente sfruttabili, come anche evidenzia le fasi relative alla lavorazione, tramite diversi strumenti utilizzati per ottenere un nuovo prodotto tecnologicamente avanzato. Tramite i reperti esposti viene anche dimostrata la possibilità di ottenere prodotti eco-compattibili utilizzando  tecnologie e processi appropriati, per es. il riciclaggio.Il percorso museale è segnalato in modo “ragionato”, cioè ogni settore è contraddistinto da un colore e un numero  indicato dall’audio – guida o dal libro – guida (ad es. metalli sono indicati dal colore blu e nella nella vetrina n.5 si trovano manufatti di ferro, ghisa, acciaio e acciai speciali). Le pubblicazioni, il catalogo degli strumenti, il libro- guida, le pubblicazioni informative sugli alcuni reperti, strumenti, mostre svolte si trovano a disposizione del visitatore. Il Museo possiede il proprio sito che lo colloca nell’ambito del Polo Museale Sapienza (PMS).L’esigenza, non ancora completamente soddisfatta, è quella di una esposizione che sia testimonianza non solo di realtà locali o nazionali, ma anche di esperienze internazionali, proponendo, là dove possibile, gli opportuni raffronti. 

Elenco delle attività didattiche e scientifiche

1)            Partecipazione alla manifestazione internazionale la “notte dei musei”

2)            Partecipazione alla manifestazione internazionale la “settimana dei ricercatori”

3)            Partecipazione ai convegni nazionali ed internazionali

4)            Partecipazione alle mostre stabili (ad es. al Rettorato dell’Università “La Sapienza”) e temporanee.

5)            Realizzazione di attività laboratoriali e di percorsi tematici – sia specialistici (che coinvolgono i singoli musei e i relativi settori disciplinari di appartenenza) sia integrati (che prevedono l’interazione tra aree espositive appartenenti a vari musei) – da proporre alle scuole in base alla strutturazione dei diversi piani di studi delle scuole secondarie e da concordare con gli insegnanti. A supporto di tali attività sarebbe anche auspicabile: la realizzazione di percorsi virtuali integrati

6)            Partecipazione ai programmi e progetti di ricerca

Elenco dei servizi

Sala ricevimento
Auto-guide
Spazio  all’interno del Museo per il professore (l’insegnante)
Spazio dimostrativo
Libri, riviste, opuscoli relativi al Museo

Elenco delle risorse

Sito Web, sia al livello Universitario (Polo Museale Sapienza – PMS), sia al livello del singolo Museo (http://w3.uniroma1.it/musmerc/Index.html)

Orari

Martedì  10 – 12
Giovedì  10 – 12
apertura su richiesta

Contatti

merceologia@uniroma1.it

biniecka.malgorzata@uniroma1.it

patrizia.falconi@uniroma1.it